Bormio 2010, concorso Pattini d'Argento: galleria d'arte al Palaghiaccio
25 Marzo 2010
Pattini d'argento: con questo slogan il comitato organizzatore di Bormio 2010, campionato del mondo a squadre di short track, ha voluto identificare il concorso lanciato nelle scuole della valle per promuovere e raccontare lo short track. Al palaghiaccio di Bormio sono stati esposti i lavori che partecipano al concorso, visibili al pubblico che seguirà le sfide dei campioni

L'idea del concorso - spiega Beatrice Bellotti, vicepresidente della Bormio Ghiaccio e coordinatrice dell'iniziativa - è nata per sensibilizzare i ragazzi verso lo short track: sport ancora poco conosciuto ma molto entusiasmante che coniuga forza, tenacia, determinazione e passione. Abbiamo intitolato tale concorso "Pattini d'argento" così come il famoso libro di Mary Mapes Dodge, che narra la storia di due fratelli, Hans e Gretel, i quali contribuiscono alla faticosa situazione economica familiare senza perdere di vista i veri valori della vita tra i quali la lealtà nelle competizioni sportive che, nel pattinaggio, trova la sua massima espressione. Siamo convinti che lo spirito sportivo più vero e genuino assuma tra i ragazzi un alto valore educativo e diventi complementare a quello prioritario e inestimabile propinato dalla scuola.
I vari lavori prodotti dai ragazzi ed esposti al Palaghiaccio esprimono, in diversi linguaggi, l'interesse nei confronti dello sport, in particolare lo short track, una disciplina ricca di fascino e veicolo di valori positivi quali: collaborazione, amicizia, scambio, confronto...

Le classi 1^A e 1^B della scuola primaria di Bormio hanno prodotto i cartelloni- bandiera delle squadre partecipanti a questi Campionati Mondiali: è un bellissimo modo di salutare gli atleti impegnati nelle competizioni.
La classe 5^ della scuola primaria di Montagna Piano ha inviato un simpatico e originale cubo di ghiaccio che racchiude al suo interno le immagini inerenti ai rapporti tra l'uomo e il ghiaccio nel tempo, nello spazio, nell'arte e nello sport.
Le classi 1^A, 2^A, 3^A della scuola secondaria di primo grado di Bormio, sezione staccata di Valdisotto hanno rappresentato tutta la fantasia e l'arte degli adolescenti in manufatti in legno con l'uso del traforo e del pirografo, cartelloni con la stoffa, la pasta, le perline, pannelli in sughero, quadri, storie, puzzle, slogan, un plastico tridimensionale...
La classe 1^ D dell'Istituto alberghiero " Dante Zappa" della scuola secondaria di secondo grado di Bormio ha composto una breve storia dal titolo " Io Voglio" che esprime la determinazione dei ragazzi d'oggi sulle scelte quotidiane. Narra le vicende di una coetanea Aurora. Lei presta poca attenzione e interesse alla scuola, preferisce pattinare. Vive le preoccupazioni e i turbamenti di una ragazza di quattordici anni: l'assenza dei suoi genitori, troppo occupati dal lavoro, la nuova storia con Marco, conosciuto al centro commerciale, le sgridate dell'allenatore per raggiungere un obiettivo che non è il suo. A lei piace pattinare non per vincere ma per" lasciarsi andare e pensare". Purtroppo la figura del suo allenatore, ostinato e triste, non l'aiuta a crescere la passione per lo short track. L'allenatore Luigi viene sostituito da Mario, il nuovo allenatore, che parla ad Aurora con il cuore. Ma a far cambiare le cose arriva la notizia dell'incidente subito dal padre di Aurora. In ospedale padre e figlia finalmente si capiscono e si aprono e questo dà la forza ad Aurora di combattere per vincere. La gioia della vittoria si spegne alla notizia della perdita del padre. Aurora ha capito che nella vita bisogna credere nei propri sogni pur nella fatica e nelle rinunce.
Oltre a questa storia, i ragazzi di 1^ D hanno preparato un cocktail speciale per l'evento che si disputa su questa pista di pattinaggio.

La galleria fotografica

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